L’entrata di Giove nel segno dei Pesci

L’entrata di Giove nel segno dei Pesci

28/12/2021 0 Di wp_251517
a cura di Laura Bendoni. Consulente in Astrologia Umanistica Karmica Evolutiva. Reiki Master. Operatore Olistico in tecniche dinamico – esperienziali.
laurabendoni@leditorialeolisticoweb.it
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Quando nel cielo si muove qualcosa qui sulla terra e nella nostra umanità se ne manifestano i segni! Questo accade perché cielo e terra comunicano! Anzi, è meglio dire che tra cielo e terra non esistono confini perché ogni cosa è collegata; “come in cielo così in terra” diceva Ermete Trismegisto…

 L’entrata di Giove nel segno dei Pesci è un evento come lo è qualsiasi elemento che si muove lassù… ovviamente, questo “Pianetone” che rompe i confini di ciò che è minimo per attivare al massimo la sua forza che diventa “massima pienezza”, per l’astrologia tradizionale il termine “abbondanza” ha designato questa caratteristica del dio dell’olimpo, come possibilità e potere creativo paragonandolo alla simbologia del Sole… se il Sole emana forza e sostiene creativamente la nostra energia vitale, Giove espande la forza aiutandoci a canalizzarla nelle esperienze che incontriamo nella nostra vita…

Appare chiaro quanto sia speciale simbolicamente questo pianeta generoso come il Sole… pianeta che crea la “possibilità” la dove orienta il suo passo…

 Ora l’orientamento del grande pianeta è rivolto essenzialmente verso l’elaborazione di una energia che più che definire “zodiacale” possiamo senz’altro chiamare con il suo nome: “archetipo”, ovvero “modello” che offre le basi per creare una nuova piattaforma attraverso la quale sperimenteremo nuove opportunità per dar vita ad un nuovo sistema che oltre a prendere forma nella vita sociale, si muoverà soprattutto nella nostra vita personale affinché ognuno di noi, attraverso le proprie risorse e le proprie qualità uniche ed irripetibili, possa in qualche modo canalizzare le energie creative che ci permetteranno di trasformare di noi “dentro e fuori”…

 infatti possiamo pensare di poter cambiare il sistema intorno a noi solo se cambieremo le cose dentro di noi… tutto ciò che manifestiamo all’esterno e di conseguenza attiviamo affinché possa prendere forma, ha origine dai nostri pensieri, dai nostri sentimenti… e se ciò che si muove in noi è forte riusciremo a dargli forma plasmando i nostri desideri del cuore che presto o dardi vedremo manifestarsi e realizzarsi nella nostra vita…

 l’archetipo che Giove sta risvegliando in noi e ovviamente come energia si muoverà poi anche intorno a noi, è relativo al segno dei Pesci… il glifo che contraddistingue questo elemento che ripeto, non è un semplice “segno zodiacale” come siamo abituati a chiamare gli archetipi astrologici sebbene il termine “segno” abbia anche il significato di “impronta”, “traccia”, “orma”… un’orma dove possiamo appoggiare il nostro piede e camminarci dentro… l’impronta-pesci ci offre una certa visione delle cose; intanto il glifo dicevo, offre l’immagine di due pesciolini legati tra loro; un pesciolino va verso una direzione e l’altro ne segue un’altra ancora; uno va in alto e l’altro va verso il basso… due vie apparentemente opposte tra loro sebbene camminando in tondo nel cerchio della vita, i due pesciolini si incontrano di nuovo arricchiti di esperienze incontrate nel loro percorso ed ora nel confronto possono unire le loro forze per dar vita al nuovo uscendo da un vecchio modello…

 qui la “dualità” è assolutamente evidente: i due pesciolini che tracciano e seguono due vie… i due sistemi ovvero il vecchio e il nuovo modello, le due linee che in parallelo delineano “l’alto e il basso”… però, nonostante tutto questo, i due pesci sono legati insieme… cosa vorrà raccontarci questa immagine???

 Lasciamo questa domanda da parte e proseguiamo con altre immagini affinché si possa creare un certo quadro della situazione…

 Consideriamo ora il fatto che il “segno” dei pesci è l’ultimo dei 12 archetipi che compongono la ruota zodiacale… potremmo dire che rappresenta la conclusione di un ciclo dove la sintesi di tutto ciò che si è vissuto nel tempo emerga ora dalle profondità oceaniche mostrando tutto ciò che si nasconde in quel fondale marino dove la luce del sole non arriva sebbene riscaldi la totale superficie dell’acqua…

 Possiamo avere una visione più chiara ora?? Cominciamo a percepire qualcosa che l’elemento Pesci sensibilizza in noi attraverso queste immagini??

 Allora… andiamo a considerare quest’ultima osservazione: “l’ultimo dei 12 archetipi”.. abbiamo detto colui che chiude il cerchio dei 12… allora vuol dire che di strada ne abbiamo fatta… e nel nostro percorso di vita di esperienze ne abbiamo vissute… possiamo ora comprendere le lezioni che la vita ci ha chiesto di elaborare e vedere come abbiamo risposto alle sue richiese e se abbiamo elaborato i nostri compiti… questo solo per fermarci alla vita relativa al nostro presente… ma l’elemento pesci si riferisce anche alla “ruota del tempo” dove tutto ciò che esiste è organizzato da frammenti di vita di antiche memorie che si perdono nella notte dei tempi… memorie che fanno eco in noi… grida o sistemi vissuti dai nostri avi che albergano in noi attraverso la memoria del tempo…

 Tutto questo ci induce a comprendere che “dobbiamo imparare a discernere” ciò che è nostro da ciò che nostro non è… dobbiamo definire ciò che ci appare incompleto affinché si possa invece completare l’opera e voltare pagina… dobbiamo quindi riportare ordine dove l’ordine non c’è… e guarire così ogni ferita nostra o di chi ci ha preceduti…

 In questo contesto Giove diventa l’elemento di guarigione perché attraverso la sua risorsa che abbiamo visto possiamo definire “abbondanza”… quel “tanto di più” che il pianeta offre rompe i margini di ogni sistema e sebbene sia “il padre buono dell’olimpo”, nella sua “abbondanza” si enuncia l’eccesso che può essere forte ed intenso… rompendo gli argini che delimitano un confine… ed ecco che le acque dei pesci si espandono in lungo e in largo e ciò che prima era inaccessibile anche i raggi del sole ora è visibile… questo a conferma del fatto che ci verrà data la possibilità di “poter vedere cosa come e perché”… affinché si possa riportare ordine attraverso l’osservazione delle cose e nel contempo “consapevolizzare” ogni situazione vissuta… questo ci permetterà di andare oltre l’illusorietà di un sistema ormai obsoleto affinché in un tempo non lontano si possa vivere attraverso la realtà che tutti dovremo raggiungere e realizzare “l’autenticità”…

 Ma… ed è il caso di ripetere e sottolineare il termine “Ma”… quella dualità deve rimanere il mezzo che ci tornerà utile per vedere all’esterno attraverso dolore e sofferenza o false convinzioni, la vera immagine di noi e dare un senso alle cose, una risposta alle domande che ci poniamo senza arrenderci chinando il capo davanti alla paura che potrebbe continuare ad affievolire la nostra vista che rimarrebbe offuscata dalla nebbia di Nettuno generando in noi solo confusione senza permetterci, di conseguenza, di procedere creativamente nel nostro percorso…

 I due pesciolini sono uniti insieme quasi a dire “è l’unione delle parti che fa la forza”… l’apparente separazione tra i due elementi rappresenta solo un modo per accogliere l’abbondanza offerta dalla  vita incontrata attraverso modalità diverse e poi ritrovandosi… un modo per guardarsi allo specchio e comprendere… ma poi bisognerà riunificare le parti ormai ricche di cose vissute diventate ora nuove consapevolezze tornando così all’unione completa delle parti e incamminarsi finalmente verso l’unica via che conduce a se stessi…

 Si chiude un ciclo di vita e se ne apre un altro…

 La presenza di Giove in Pesci promette guarigione ma non troveremo all’esterno qualcuno che ci salverà… dovremo imparare a fidarci di noi stessi per poi affidarci totalmente alla vita… non potremo contare su qualcuno ma potremo fare affidamento sulle nostre risorse che sono tante, risorse che come abbiamo visto “dalle profondità oceaniche” salgono in superficie e noi potremmo accoglierle come dono semplicemente “osando essere ciò che siamo”!!! accogliendo in noi tutto ciò che è stato rendendo nutrimento ogni lezione ed esperienza di vita… non trattenere quindi ma lasciar andare, lasciar fluire, alleggerirci da inutili pesi, compresi i sensi di colpa per non aver potuto fare… mentre possiamo, nel presente, riscattare ogni cosa proponendoci nel nuovo e attraverso nuove possibilità che potranno sostituire vecchi sistemi ristabilendo l’ordine…  

 Va detto che nella dualità dell’elemento Pesci, nelle due direzioni che “i due” appartenenti allo stesso glifo seguiranno, potremmo incontrare la forza creativa di Giove che come il Sole illumina e sostiene… ma se per paura ed incertezza ci fermeremo nel percorso che invece dobbiamo intraprendere, la nebbia di Nettuno, pianeta guida dei pesci, non ci permetterà di vedere oltre e l’orientamento verrà meno… osare vuol dire anche “continuare a camminare” senza lasciarsi condizionare da niente! Non dovremo ascoltare “il canto delle sirene” ma andare oltre seguendo il canto della nostra anima che ci sostiene nel nostro nuovo percorso verso la fiducia e l’affidamento “al nuovo e al buono”…

 Giove rimarrà in Pesci fino a Maggio per poi entrare in Ariete ed iniziare così un nuovo ciclo attraverso il primo dei 12 archetipi zodiacali… un evento!!! Intanto contempliamo tutto questo e prepariamoci ad un nuovo ritmo di vita senza preoccuparci e senza pensare a niente… stiamo nell’ascolto; l’anima sa bene dove deve condurci… iniziamo a fidarci di questa verità per stare dentro di noi… il resto verrà…